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Dopo le recenti battute d’arresto dei mercati azionari, molti investitori e molte investitrici si chiedono se questo è un buon momento per acquistare. Si tratta di una domanda particolarmente pertinente sui listini azionari europei, che presentavano valutazioni relativamente convenienti già prima dei crolli delle ultime due settimane. Chi detiene una quota azionaria insufficiente, quindi, può senza dubbio valutare la possibilità di incrementare gradualmente le posizioni.

Ci sono anzi diverse ragioni per cui, nonostante la nostra valutazione complessivamente neutrale sulla regione europea, conviene investire in titoli azionari selezionati che traggono giovamento da tendenze specifiche. Nel report ?Sei modi per investire in Europa? descriviamo diversi fattori macroeconomici e strutturali che dovrebbero dare slancio a singoli titoli azionari europei. Tra di essi figurano le misure fiscali sancite nel contratto di coalizione dal cancelliere federale tedesco in pectore Friedrich Merz, che prevedono un programma di investimenti in infrastrutture e difesa da circa un miliardo di euro e potrebbero accelerare la crescita economica nel medio e lungo periodo. Anche un eventuale accordo per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina dovrebbe a nostro avviso portare una maggiore stabilità e una ripresa economica nell’Europa orientale. Inoltre, le trattative in corso tra gli USA e l’UE per un netto aumento complessivo della spesa per la difesa in Europa potrebbero dare slancio all’industria degli armamenti. Ultimo ma non ultimo, un rilancio dell’attività manifatturiera dagli attuali livelli molto bassi potrebbe sostenere la ripresa economica.

Dopo i recenti sconvolgimenti sui mercati azionari abbiamo allungato l’elenco dei titoli che si giovano di queste tendenze per includere diversi ?defensive champions? che traggono vantaggio da una maggiore volatilità del mercato. Le azioni difensive sono caratterizzate da ricavi stabili che le rendono interessanti quando i mercati sono in preda all’incertezza. Riteniamo che ci siano diversi settori particolarmente interessanti per gli investitori che cercano stabilità e dividendi affidabili. In questa categoria rientrano i beni di consumo, la sanità, le telecomunicazioni e le utility. Inoltre, esprimiamo una preferenza generale per le società europee a bassa e media capitalizzazione.

Oltre a questi ?sei modi? per investire in Europa, ne aggiungiamo un altro: singoli settori selezionati nel nostro mercato nazionale svizzero. Nonostante i dazi imposti dagli USA nelle scorse settimane e in parte già aboliti, le conseguenze dirette per il mercato azionario elvetico sono limitate perché molte società producono localmente e vantano consistenti margini lordi. Gli effetti indiretti di un indebolimento dell’economia mondiale sono invece più significativi, soprattutto per le società sensibili alla congiuntura.

Abbiamo ridotto la previsione di crescita degli utili per l’SMI nel 2025 dal 7,5 al 4 percento perché i dazi rallentano la congiuntura. Gli investitori dovrebbero concentrarsi su società di qualità e fornitori di servizi, nonché su mid cap e azioni cicliche con una preferenza per le infrastrutture. Le azioni svizzere presentano valutazioni eque, con un rapporto prezzo/utili in linea con la media storica e interessanti rendimenti da dividendi. I tassi bassi supportano le azioni growth e income, mentre i titoli da dividendo di alta qualità appaiono particolarmente interessanti. Anche le strategie che traggono vantaggio dai tagli dei tassi sono una buona scelta, mentre le società che risentono poco dei dazi risultano avvantaggiate.

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